L'IVASS ha reso noto in occasione della pubblicazione della sua Relazione Annuale 2017 il numero degli iscritti al RUI.
Diminuisce il numero di intermediari italiani.
Il numero di agenti e broker continua a diminuire: nell’ultimo triennio si passa dai 40.162 del 2015, ai 35.554 del 2016, ai 34.277 del 2017. Tale contrazione è in parte dovuta all’azione di monitoraggio sul possesso dei requisiti per l’iscrizione in capo agli intermediari, con conseguente cancellazione massiva per perdita dei requisiti (soggetti non operativi o in ritardo con i pagamenti del contributo di vigilanza).
Il 2017 è stato caratterizzato da numerose operazioni di fusione e concentrazione che hanno interessato il settore del brokeraggio assicurativo, come si rileva anche dalla riduzione degli operatori attivi. Al 31 dicembre 2017 le società iscritte al Registro Unico degli Intermediari (RUI) risultavano essere diminuite del 3,7% per un totale di 1.670 aziende di brokeraggio (escluse le ditte individuali). In calo del 3,9% anche le persone fisiche (3.894), per un totale degli iscritti al RUI pari a 5.564. Tenuto conto dei soggetti non operativi e delle persone fisiche con incarichi in società di brokeraggio, AIBA stima 2.359 aziende attive sul mercato italiano.
Diminuisce il numero di iscritti in sez. E (nel 2016 erano 182.896), ma aumenta il numero di società iscritte in questa sezione (nel 2016 erano 12.469).
Il calo del numero degli agenti si è riflesso in questi anni anche in un calo della loro quota di mercato nel Ramo Danni. Al contrario la quota di mercato dei broker è andata crescendo. Oggi l'AIBA stima una quota di mercato intermediata dalla categoria nel Ramo Danni (esclusa la RC Auto) pari al 36,3%. In calo dal 2015 la vendita online, mentre invece è boom di vendite agli sportelli bancari e postali, il cui peso ha già superato da un paio d'anni quello dell'online.
Parlando di distribuzione sul territorio, la regione con maggiore presenza di intermediari (agenti e broker) si conferma la Lombardia; seguono Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Campania e Sicilia.
La tavola sotto presenta la distribuzione nelle regioni italiane del numero di intermediari per miliardo di euro di PIL, con la distinzione tra agenti e broker. In termini relativi, gli agenti sono numerosi in Umbria, Molise, Basilicata e Calabria e i broker in Liguria, Lazio e Campania.
I dati di genere sulla ripartizione degli intermediari (persone fisiche) iscritti al 31 dicembre 2017 nelle sezioni A e B del RUI indicano che la professione di intermediario è tuttora caratterizzata da una forte prevalenza della componente maschile (78%) e concentrata nella fascia d'età 41 - 55 anni. Il dato è rimasto invariato rispetto al 2016.