La redazione di Ioassicuro.it vuole aiutarvi non soltanto pubblicando ogni settimana tutte le offerte di lavoro più interessanti del settore, ma anche, in caso di colloquio di selezione, a ottenere il posto di lavoro.
Di seguito abbiamo raccolto tutti i migliori consigli, i segreti e le risposte vincenti per ottenere il posto lavoro per cui avete inviato il curriculum e per cui siete stati chiamati per un colloquio.
COSA FARE PRIMA DEL COLLOQUIO
- Organizzare bene la giornata in modo flessibile
- Non prendere altri impegni
- Informarsi su:
ora/data/luogo dell’incontro
nome del selezionatore
posizione precisa
- Arrivare puntuali. Se stiamo per arrivare in ritardo telefonate al selezionatore spiegando di avere avuto un problema e scusandosi e dando un nuovo orario
- Raccogliere informazioni sull’azienda, anche via internet
- Preparate l’autopresentazione facendo marketing di voi stessi
- Immaginare possibili domande perchè sarà uno scambio di informazioni
- Prefigurarsi possibili risposte
COS'E' UN COLLOQUIO DI SELEZIONE?
- E’ uno scambio di sensazioni, emozioni, intuizioni, percezioni che determinano il clima di quell’incontro.
- E’ generalmente un’intervista guidata, ci sono aree da esplorare, c’è una griglia di riferimento, ma la scelta degli argomenti dipende dalla discrezionalità del selezionatore.
- E’ una formulazione di domande aperte che consentono al candidato di esprimersi liberamente, di motivare le proprie opinioni.
- E’ uno strumento per rilevare una serie di caratteristiche soggettive del candidato (il modo di porsi, di esprimersi, di essere creativi, di mettersi in gioco, di entrare in relazione e comunicare con gli altri, di capire le aspirazioni, i valori).
- E’ una situazione in cui un soggetto (il candidato) diventa strumento di conoscenza di un altro soggetto (il selezionatore)
- E’ “un momento della verità”, dove il candidato ha l’opportunità di valorizzarsi realmente.
- Solitamente ha una durata di 45 minuti – 1 ora.
COSA NON E' UN COLLOQUIO DI SELEZIONE?
- Non è un semplice scambio di informazioni (se così fosse si potrebbe usare un computer come intervistatore).
- Non è un’indagine demoscopica, strutturata e definita nei dettagli, se no basterebbe un questionario predefinito, senza spazio per l’intervistatore.
- Non è una serie di domande codificate e chiuse alle quali basta rispondere con sì o no.
- Non è un’interrogazione scolastica basata su domande impersonali e definite; se così fosse, si ricaverebbero informazioni su ciò che il soggetto “SA”, non su ciò che il soggetto “E’”.
FINALITA' DEL COLLOQUIO DI SELEZIONE
A cosa serve?
Per valutare:
- Capacità
- Aspetti caratteriali
- Atteggiamenti
- Potenzialità
Per capire:
- Aspettative/Motivazioni
- Esperienze Professionali (piccole o grandi)
- Competenze
Essere convocati è già un risultato!
- Sfruttatelo al massimo!
- Non banalizzatelo!
- Non sottovalutatelo!
E’ un’opportunità unica per:
- Capire
- Capirsi
- Migliorarsi
- Autovalutarsi (alla fine dovrete sempre chiedervi come è andato)
APPROCCI VINCENTI
- Avere fiducia in se stessi
- Essere sicuri di sé (ma non arroganti)
- Comunicare entusiasmo
- Creare empatia
- Essere assertivi
- Ascoltare in maniera attiva
- Pensare positivamente (cercate sempre di vedere la bottiglia mezza piena)
- Essere sorridenti, simpatico e ironici
- Essere informati (evitando sempre di dare risposte banali)
- Essere se stessi/non diversi da sé
- Non essere arroganti
- Essere elastici/flessibili/aperti verso l’interlocutore
- Rispondere:
con chiarezza,
con prontezza,
in modo sintetico,
in modo cordiale,
facendo uso di ironia
- Esprimersi con proprietà e ricchezza di linguaggio (cercate sempre di articolare bene il vostro discorso, dimostrando di avere una visione a 360 gradi, una buona cultura che riesce a spaziare da un argomento ad un altro).
- Sottolineare gli aspetti del proprio carattere o della propria esperienza professionale (che sono coerenti con la posizione per cui ci si candida)
- Essere sempre e comunque propositivi (chiedendo ad esempio durante il colloquio cosa l’azienda farà per la vostra formazione professionale).
- Guardare alla realtà e alla posizione con spirito positivo
- Essere interessati/curiosi
- Interagire con l’interlocutore con domande pertinenti:
sull’azienda
sulla posizione (quali ambiti di responsabilità, chi la coordina, con chi si relaziona).
sugli sviluppi professionali
sulla formazione
ERRORI DA EVITARE
- Essere troppo sicuri/nervosi/tesi
- Vestirsi in modo trasandato o troppo eleganti. Cercate di vestrirvi in modo professionale, ricordando che ogni ambiente di lavoro richiede il suo abito
- Essere troppo prolissi. Cercate di essere il più possibile precisi, secchi e sintetici nelle vostre considerazioni. Rispondete precisamente alle domande, senza tentare di evadere. Può esservi di aiuto in questo caso cercare di guardare di più il vostro interlocutore e mantenere un contatto visivo. Allo stesso tempo cercate di arricchire comunque le vostre considerazioni spiegandole. In questo modo vi metterete sulla stessa lunghezza d’onda del selezionatore
- Essere poco sinceri
- Fare i primi della classe, i saccenti
- Farsi troppo piccoli
- Invadere lo spazio del selezionatore
- Essere arroganti/aggressivi/indolenti/passivi
- Non controllare il linguaggio del corpo. Cercate di controllare gli ondeggiamenti o l’eccessiva gestualità dovute alla tensione.
- Parlare di aspetti economici al primo colloquio. Non chiedetevi quanto vi danno. Sarà l’azienda a dirvelo al secondo o al terzo colloquio. Se viene posta una domanda diretta su questo argomento da parte del selezionare, non date una cifra precisa, ma un range giusto per far capire che si conosce il mercato
- Non dare feedback anche critico o analitico
IL COLLOQUIO (DALLA PARTE DEL CANDIDATO)
Fare capire che l’obiettivo è:
- La crescita professionale
- Dimostrare di essere ben informati su: azienda/prodotti/servizi
- Valorizzare bene le proprie capacità
- Stressare la motivazione!
Come?
Sottolineando gli aspetti del futuro lavoro che motivano il nostro interesse!
Interagendo attivamente con l’interlocutore con domande specifiche.
DOMANDE RICORRENTI NEL COLLOQUO
- Si presenti
- Quali sono i punti forti?
- Quali sono i punti deboli?
- Ha un’idea dei settori specifici, funzioni dell’azienda in cui potrebbe essere inserito?
- Che cosa Lei ci può offrire?
- Che cosa si aspetta da questo tipo di incarico?
- Qual è, secondo Lei, l’ambiente di lavoro ideale?
- Per Lei un rapporto di lavoro quanto dovrebbe durare?
- Perché l’azienda dovrebbe assumere Lei?
- Perché ha deciso di vestrirsi così (ad es. di nero)? Che tipo di immagine vuole dare all’esterno?
- Che cosa la convince di più nella posizione che le offriamo?
- Provi a descrivere la sua personalità con 5 aggettivi
- Errori che si ricorda di avere fatto
- Mi faccia un esempio di intraprendenza o di altri pregi che Lei mi ha detto?
- Quali sono i Suoi progetti per il futuro?
- Dove si vede tra cinque?
- Come si vede tra dieci anni? Risposta: Mi vedo responsabile di più persone, poiché acquisirò col tempo più competenze e sarò nella posizione di poter coordinare il lavoro di altri.
- Se lei domani fosse nominato Direttore del Personale, quali sarebbero le Sue prime azioni?
- Lei che tipo di persona è?
- Ultimo libro letto? Altre passioni?
- Come sta investendo nella Sua persona? Cosa sta facendo per conoscere di più? Come sta investendo nella sua formazione?
- Che obiettivi di retribuzione ha? E dopo la risposta: è per lei un valore credibile o equo? Dopo quando dovrebbe cambiare?
- Qual è il Suo obiettivo eccellente?
- Dia un punteggio a questo Suo colloquio? E dopo la risposta: Perché?
- In caso di offerta di stage due domande classiche sono:
CHIUSURA DEL COLLOQUIO
- Chiudere positivamente
- Ringraziare
- Riepilogare i punti fondamentali
- Concordare i prossimi step, chiedere se ci saranno altre occasioni di incontro (e se eventualmente sono disponibili altre posizioni)
E dopo?
- Autovalutazione consapevole. Appena finisce il colloquio chiedetevi sempre come è andata, cosa posso migliorare
- Punti di forza e punti di debolezza
- Chiedersi sempre cosa migliorare